La società industriale avanzata
Mentre
i primi sociologi avevano reagito con imbarazzo al crollo della società
tradizionale causato dall'industrializzazione, il contributo dei
classici consistette soprattutto nel mostrare che la società industriale
non implica la distruzione dell'ordine sociale, ma soltanto il
passaggio da un tipo di ordine a un altro, non necessariamente peggiore.
Un ulteriore passo avanti riguardo a ciò viene compiuto negli Stati
Uniti con lo struttural- funzionalismo. Esso ha rappresentato per
alcuni decenni la versione dominante della sociologia e il suo
principale esponente, Talcott Parsons (1902-1979) è rapidamente divenuto un nuovo autore "classico".
Secondo Parsons, la società industriale è un modello stabile di
convivenza. Le disuguaglianze più aspre tra le classi privilegiate e la
classe operaia si attenuano, lasciando il posto a una società in cui
prevalgono classi medie sempre più benestanti.
-Anche i sociologi, di conseguenza, mutano la prospettiva da cui indagano
i fenomeni sociali. Le dinamiche di fondo della società industriale,
come la razionalizzazione e la divisione del lavoro, sono ormai state
ben comprese. Ora ci si chiede invece che cosa la renda così propizia
alla stabilità, al benessere e all'assenza di conflitto
Lo
struttural-funzionalismo è quindi la prima teoria sociologica che
interpreta la società industriale come un sistema ben funzionante, in
cui i problemi sociali tendono progressivamente a trovare una loro
soluzione. Da questo punto di vista, esso è la tipica espressione
di un'epoca in cui le contraddizioni più appariscenti della società
capitalistica sembrano superate.
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