LE ORIGINI DELLA SOCIOLOGIA
Naturalismo e contrattualismo
In precedenza era ai filosofi che si chiedeva di spiegare il funzionamento e le cause dei fenomeni naturali, dell'essere umano, della società e solo più tardi le singole discipline si sono emancipate.
Auguste Comte fu il primo filosofo ad usare la parola "sociologia". La domanda principale che ci si chiedeva era: "come è possibile che molti individui si assoggettino alle norme necessarie per vivere in società". Per molti secoli era dominante la concezione naturalistica, secondo la quale la società sarebbe un fatto naturale scaturito dalla socievolezza istintiva umana.
Emerse inoltre il problema della compatibilità tra individui e norme. La soluzione fu trovata nella teoria del contratto sociale, una sorta di regole di convivenza certe e condivise.


Montesquieu
Durante l'illuminismo si affermò che lo stato di natura e il contratto sociale fossero solo delle ipotesi astratte.
Durante l'illuminismo si affermò che lo stato di natura e il contratto sociale fossero solo delle ipotesi astratte.
Montesquieu sostenne che la teoria del contratto sociale fosse priva di attenzioni per l'evoluzione storica delle culture.
La sua opera principale,Lo spirito delle leggi, tentò di fornire un'analisi empirica dei fatti sociali.
Per egli le norme che governano la vita sociale non sono leggi fissate ma variano a seconda di condizione esterne ed interne.


Jean-Jacques Rousseau
Per Rousseau la storia dell'umanità sociale è una storia di degenerazione e di corruzionerispetto all'iniziale stato di natura, dove tutti erano liberi e uguali. Il problema che egli si pone è di individuare i criteri su cui fondare una convivenza più giusta ed equilibrata e di individuare quali norme siano idonee a evitare la completa corruzione della società attuale, per realizzarne una migliore.
Per Rousseau la storia dell'umanità sociale è una storia di degenerazione e di corruzionerispetto all'iniziale stato di natura, dove tutti erano liberi e uguali. Il problema che egli si pone è di individuare i criteri su cui fondare una convivenza più giusta ed equilibrata e di individuare quali norme siano idonee a evitare la completa corruzione della società attuale, per realizzarne una migliore.
Cultura e società
Il sociologo si interessa della società, cioè l'insieme delle relazioni e dei comportamenti umani nella collettività che occupa un certo territorio. Cultura e società sono termini intercambiabili. La società è l'insieme degli individui che condividono una determinata cultura. La cultura è l'insieme dei prodotti dello spirito di una società. Senza una cultura non esiste nemmeno la società e d'altra parte, senza una società senza una società che la mantenga in vita qualsiasi cultura è destinata a morire.
Gli ambiti delle diverse scienze sociali
Molte sono le scienze che si occupano del mondo della cultura.
La psicologia indaga l'attività della mente, la personalità e ilcomportamento individuare umano. L'economia ha sviluppato delle metodologie proprie che la rendono diversa da queste altre discipline. Si occupa della produzione e del commercio, i consumi di beni e servizi, la distribuzione delle risorse. La scienza politica studia in che modo le persone e i governi ottengono potere, come ne fanno uso e com'è distribuito nella società. La storia descrive il singolo evento. Infine l'antropologia culturale studia le società primitive.


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